• La Boqueria

Barcellona

La Regina della Spagna

Mi sono innamorato della Spagna nella metà degli anni Novanta, quando con sette amici ho deciso di girarla con un furgone a cui avevamo chiesto di essere mezzo di trasporto e letto, senza troppe pretese o aspettative.

Più di sei mila chilometri macinati in meno di quindici giorni, a zonzo per la penisola iberica con la gioia e l’energia della gioventù che ci faceva fare follie, come ad esempio trascorrere una notte dormendo su una panchina di pietra sui Pirenei e quando dico sui Pirenei, intendo su, ma proprio su in alto.
Quest’anno ho deciso di tornarci, dedicandole un fine settimana lungo di maggio. La città che ho scelto è stata Barcellona.

La Boqueria


Sceso dall’aereo ho preso un taxi che mi ha portato verso il Barrio Gotico, dove avevo preso una stanza. Una zona che mi ricorda i quartieri Spagnoli di Napoli associati alla vita notturna della Riccione della seconda metà degli anni Ottanta. Durante la notte, prendere sonno per recuperare le energie è stata un’impresa.
In questi quattro giorni ho camminato dalla mattina alla notte, facendomi aiutare dalla metropolitana e dai bus che collegano i vari quartieri e le scarpe comode sono state l’arma vincente, Josef Koudelka insegna.

“Nella maggior parte dei casi, per studiare un luogo, cammino. Perchè, alla fine, cosa fa uno street photographer se non camminare, e osservare, e attendere e parlare, e poi guardarsi attorno e aspettare di nuovo, senza smettere di sperare che l’inatteso, lo sconosciuto, o il cuore nascosto di ciò che si conosce si sveli non appena girato l’angolo?
Tempo fa mi trovavo in metropolitana con Josef Koudelka, che non vedevo da diversi anni, seduto con le gambe incrociate. Improvvisamente Josef si è piegato in avanti e mi ha afferrato la scarpa, girandola per guardare la suola come se volesse accertarsi che avessi camminato abbastanza e, quindi, fotografato abbastanza.”

Alex Webb

Dormivo vicino a Plaça Reial, praticamente dietro Las Ramblas. Camminare da Plaça de Catalunya fino a Port Vell dà la possibilità di incontrare diverse situazioni, una passeggiata indimenticabile dove ci si può mischiare a varie etnie e da dove si possono trarre infiniti scatti.

Plaça Reial


Nel girare la città mi sono concentrato sulle persone che la vivono, perché gli abitanti dei luoghi mi incuriosiscono sempre. Mi sono subito sentito accolto, non come turista ma come essere umano.

Barri Gòtic

Barcellona è una città dinamica che praticamente non dorme mai e che accoglie i turisti in una maniera insolita, trattandoli come parte di essa e non come estranei invasori.
Amo questa città a partire dai vari mercati, per passare alle chiese e ai vari monumenti di ogni epoca che convivono in essa.

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